Ticker

6/recent/ticker-posts

Morte di Matthew Perry: accuse contro la "Regina della Ketamina" Jasveen Sangha


La tragica morte dell'attore Matthew Perry, celebre per il suo ruolo nella serie "Friends", è stata collegata alla "regina della ketamina" Jasveen Sangha. Arrestata insieme ad altre quattro persone, tra cui due medici e l'assistente dell'attore, la donna è accusata di aver venduto la dose letale che ha portato al decesso di Perry nell'ottobre 2023. Le indagini hanno rivelato una vasta rete clandestina di spaccio di ketamina, tentativi di insabbiamento e anche un'altra morte sospetta.

Jasveen Sangha e il Traffico di Ketamina

Descritta come una trafficante di droga, Jasveen Sangha avrebbe venduto a Matthew Perry 50 fiale di ketamina per un valore di circa 11.000 dollari, nonostante fosse a conoscenza della pericolosità del farmaco. Martin Estrada, procuratore degli Stati Uniti per il distretto centrale della California, ha descritto la casa della Sangha a North Hollywood, soprannominata "Sangha Stash House", come un "emporio di spaccio di droga". Durante la perquisizione sono state trovate oltre 80 fiale di ketamina, migliaia di pillole tra cui metanfetamina, cocaina e Xanax, oltre a una pistola.

Matthew Perry e la Discesa nella Dipendenza

Jasveen Sangha aveva una clientela esclusiva composta da personaggi di spicco e celebrità, essendo una delle principali fonti di approvvigionamento di ketamina per Matthew Perry e altri. Tuttavia, nel corso della sua dipendenza, Perry avrebbe cercato di rifornirsi da spacciatori di strada a prezzi inferiori. Il dottor Salvador Plasencia è accusato di aver venduto a Perry fiale di ketamina a 2.000 dollari l'una, un prezzo esorbitante rispetto al costo reale di 12 dollari per fiala. Le autorità affermano che Perry abbia acquistato 20 fiale di ketamina da Plasencia tra settembre e ottobre 2023, per un totale di 55.000 dollari. Plasencia avrebbe inoltre falsificato le cartelle cliniche per legittimare i farmaci somministrati.

Il Ruolo dell'Assistente di Perry

Secondo i documenti del tribunale, Kenneth Iwamasa, l'assistente di Perry, è stato colui che ha iniettato la dose letale di ketamina. Iwamasa, privo di formazione medica, aveva scarsa conoscenza sulla somministrazione di tali sostanze. Le autorità sostengono che l'azione di Iwamasa, unita alla rete di spaccio e al coinvolgimento di medici corrotti, abbia contribuito alla morte dell'attore.

La complessa vicenda evidenzia le tragiche conseguenze della dipendenza e il pericolo rappresentato da reti clandestine di spaccio di droghe. La morte di Matthew Perry è un doloroso promemoria dei rischi legati all'abuso di sostanze e alla necessità di combattere il traffico illecito di droga.