Vincenzo Russolillo, presidente di Consorzio Gruppo Eventi, rende noto alla stampa che ad oggi non avrebbe ottenuto il saldo dei costi di produzione per il concorso andato in onda su La8. La società Miren della Patrizia Mirigliani appare debitrice di un debito di oltre 1 milione e 300 mila euro.
La “Mirigliani” per festeggiare l'ottantesima edizione, sembrerebbe aver deciso di farsi “pubblicità” con un bel debito milionario. E' di poche ore fa infatti, la notizia che l'ex produzione Gruppo Eventi capitanata da Vincenzo Russolillo, non abbia ricevuto il saldo di 1 milione e 300 mila euro, per l'edizione andata in onda su La7 che per altro risulta come da palinsesti resi noti da Urbano Cairo non ha rinnovato la messa in onda di Miss Italia. Le voci danno la prossima edizione in Rai, ma tutto è smentito dall'assenza della kermesse nel palinsesto. Più credibile l'approdo su Fox. Da Rai a La7, da La7 in cerca di emittenti e forse su Fox. Non è certo un evento in ascesa e probabilmente quelli che sembrano evidenti debiti sulle spalle della Miren, non aiutano in credibilità nei confronti di un contest che ad oggi risulta non avere nemmeno una location per la finalissima. Il presidente del Consorzio Gruppo Eventi, ex produttore e creditore da Miren dichiara : "Consorzio Gruppo Eventi ha gestito la produzione esecutiva della nel 2016 e 2017. Il divorzio è stato unilaterale da parte di Miren un anno fa, con la decisione di farsi guidare da un'altra azienda” continua “Siamo stati sostituiti e questo è lecito in un mercato libero, ma dovevamo essere sostituiti a fronte di un saldo". Ad oggi è stato richiesto un sequestro a 360 gradi finalizzato al pignoramento di tutte le proprietà della società Miren (che ha in carico quindi anche il marchio di Miss Italia) e pur con questo, il Consorzio Gruppo Eventi, afferma di non aver mai più incontrato o sentito direttamente la Patrizia Mirigliani. Come andrà a finire? Lo stabilirà il Tribunale di Roma. Nel frattempo Miss Italia non ha una location per la finale ne un canale tv per la messa in onda e una causa per 1 milione e 300 mila euro non pagati!